domenica 18 aprile 2010

ANGELI A PEZZI di Dan Fante

COMMENTO: Ero molto curioso di leggere il romanzo del figlio di John Fante (autore che amo tantissimo) e con immenso piacere devo dire che questo Angeli a Pezzi mi è piaciuto un sacco. La cosa bella è che più che a suo padre assomiglia come stile a Bukowski... i suoi personaggi sono tutti brutti, sporchi, ubriaconi, dei veri pezzi di merda ma come in Bukowski ti ci affezioni e alla fine ti risultano pure simpatici perchè trovi in loro quella scintilla magica che ne fanno personaggi veri, nelle loro debolezze, nel loro cercare di "risuscitare", nel loro ricadere. Leggendo il romanzo non puoi non trovare qualcosa di autobiografico (il padre scrittore - Jonathan Dante - semi-sconosciuto che ha "calato le braghe" davanti ai soldi di Hollywood che sta morendo in un letto di ospedale), il figlio ribelle che si lascia andare a perversione e alcool). Insomma, per chi ama libri bukowskiani è un libro assolutamente da leggere!

TRAMA: Bruno Dante, si tuffa in un ritratto del proprio rapporto di terrore e devozione per Jonathan, scrittore dal grande talento misconosciuto, stritolato dalle grinfie di Hollywood. Bruno Dante è un uomo sulla cinquantina, generoso e passionale, sfiancato da mille rovinosi tentativi di redimere un carattere terribile e combinare qualcosa di buono: il suo sogno è sfoderare finalmente la maledetta vena di scrittore, soffocata dalla sfortuna e dai doveri della vita. Chiamato a rendere un ultimo omaggio al padre gravemente malato, attraversa in volo l'America con la moglie, che ormai lo disprezza apertamente. Costretto ad affrontare inerme l'inferno degli sguardi cattivi di famiglia, si avvicina al capezzale del padre con ansia ed estremo riguardo; ed è l'unico, forse, a comprendere nel profondo il genio del grande scrittore. Sullo sfondo, un'America kafkiana, una Los Angeles da tregenda, percorsa in compagnia di Rocco, malandato bull terrier del padre e di una bambina prostituta con cui stabilisce una effimera ed eccezionale solidarietà.

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