sabato 8 dicembre 2012

DIARIO D'INVERNO di Paul Auster

COMMENTO: Il solito bravissimo Auster questa volta ci parla di se stesso e della sua vita. Arrivato ad una certa età inizia un viaggio della memoria che lo porta a rivedere il cammino fatto. Ci sono momenti di rara bellezza, ci sono momenti un po' meno scorrevoli ma la maestria del narratore nasconde anche le pecche di un'opera che mi puzzava di autocelebrazione ma è un vero viaggio nella vita, quella di pancia, quella vissuta, non quella del grande autore di narrativa qual'è. Insomma un plauso ad Auster per averci aperto il cuore dei suoi ricordi.

TRAMA: «Pensi che a te non succederà mai, che sei l'unica persona al mondo a cui queste cose non succederanno mai e poi, a una a una, cominciano a succederti tutte, esattamente come succedono a tutti gli altri».Diario d'inverno è il catalogo della vita di un uomo raccontato attraverso il suo corpo. In nessun altro libro Paul Auster era stato tanto spietato e dolce. Forse perché - trent'anni dopo L'invenzione della solitudine - si tratta di nuovo di arrivare alla verità, la piú nascosta, quella piú dolorosa, ma anche quella piú preziosa. La verità su se stessi.

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