COMMENTO: Non amo moltissimo i racconti perchè come dice King sono un bacio fugace mentre a me piacciono le relazioni lunghe. Ma King stavolta ci offre un signo catalogo di racconti. Non c'è nessun racconto brutto o particolarmente brutti. Tutti vanno dal bello al capolavoro. Molti sono intrisi di malinconia e tristezza ma è stato un godimento totale leggerli.
TRAMA: In questi tredici racconti, King mette in scena l'imprevedibile umanità di personaggi che si trovano a vivere storie semplici o ai limiti del reale. L'11 settembre Scott si è dato malato e inizia a trovare in casa degli oggetti appartenuti ai suoi colleghi. Dopo che Monette si è sfogato, raccontando a un autostoppista sordomuto di essere stato tradito, sua moglie viene trovata morta in una stanza d'albergo. Janet è sposata ad Harvey da trent'anni e comincia a non poterne più, soprattutto dopo che lui è andato in pensione e ciondola tutto il giorno per casa... E un gatto arriverà direttamente dall'Inferno.
UNA PAROLA SUI RACCONTI
(possibili piccolissimi spoilers)
Willa: Un racconto malinconico, triste ma dolce e anche romantico. Una perla di narrativa da assaporare riga per riga. E se vi va, andate ad ascoltare i Derailers, non ve ne pentirete (e magari provate a guardare gli specchi e forse troverete una coppia che sta ballando!)
Torno a prenderti: Un racconto che ricorda nell'atmosfera un po' Il gioco di Gerald e un po' Misery. Solito King maestro della suspance e nella caratterizzazione dei personaggi. Un raccolto veloce, affilato, tagliente buono per alcune ore di godibilissimo thriller!
Il sogno di Harvey: Harvey fa un sogno ma quando i sogni si raccontano non accadono... o no? Un racconto buono (ma non eccezionale) in cui sappiamo da subito dove King andrà a finire ma lui ti tiene per mano e ti racconta per filo e per segno questo sogno... e se il telefono squilla avremo la forza di rispondere?
Area di sosta: Un racconto discreto sulla capacità/volontà di intervenire in difesa di qualcuno... il riuscire a far venir fuori la parte più cattiva di noi per salvare una persona che non si conosce. Mi è piaciuta molto la parte introspettiva sul decidere se intervenire o far finta di niente... E se vi fermate in un area di sosta, occhio che non incontriate Il Cane... potrebbero essere cavoli amari!
Cyclette: Racconto strano ma piacevole. Fino a quando dobbiamo "estremizzare" la voglia di salutismo? Non è he poi diventi fobia? Bellissimo il gioco di azione/effetto. A volte una nostra azione produce conseguenze negative per altri senza che noi ce ne accorgiamo. PS: quando andate sulla cyclette, ogni tanto date uno sguardo alle vostre spalle... non si sa mai...
Le cose che hanno lasciato indietro: Un racconto "motto-motto bello". King medita sull'11/09 e lo fa a suo modo. Una riflessione scritta in modo meraviglioso e a tratti dolcissima. Uno dei racconti in assoluto più belli e intimi del Re.
Pomeriggio del diploma: Racconto senza picchi di eccellenza ma ben scritto. Un ordiglio che esplode fa lasciare in sospeso tutte le riflessioni personali e King non dice come andrà a finire ma tutto rimane sospeso.
N.: Siamo dalle parti di Lovecraft... un racconto cattivo, duro, angosciante, compulsivo. Un racconto che non ti lascia respirare... e se per caso capitate in un prato con 8 pietre (o sono 7)... scappate!
Il gatto del diavolo: Un classico racconto Kinghiano. Un bel micione che sembra giusto giusto arrivato per vendicare i suoi simili... inquietante e molto ben narrato...
Il New York Times in offerta speciale: Altro racconto carico di malinconia ma anche un altro racconto quasi capolavoro. Anche qui un King in formissima.
Muto: Un racconto in cui non sai dove King voglia portarti ma che vuoi assolutamente saperlo. Racconto cinico ma splendido... e se date un passaggio a qualcuno, magari non raccontategli cosa vi perseguita (o è meglio farlo?!)
Ayana: Un miracolo. Questo è Ayana, un vero e piccolo miracolo di letteratura. Una storia dolce e triste, piena però di speranza e amore. Un racconto da leggere d'un fiato.
Alle strette: E King chiude la raccolta con il più classico dei racconti dell'orrore... rimanere chiusi in un posto angusto senza possibilità di uscita... ma King ci mette del suo e il posto dove siamo intrappolati è quanto di più schifoso possa capitarci e chi ci ha intrappolati è proprio un Figlio di Buona Donna.