COMMENTO: Avevo già apprezzato Joe Hill con il romanzo "La scatola a forma di cuore" ma questa raccolta di racconti è di molto superiore. Questo Ghosts è dannatamente buono e i racconti sono tutti veramente molto belli e lo stile di Joe è veramente accattivante. Fortunatamente la sua "voce" è diversa da quella del più famoso padre (per quei pochi che non lo sapessero è Stephen King) anche se in certi racconti si sente una certa influenza. Trovare qualcosa da criticare è dura ma forse qualcosina di molto piccolo c'è: molti racconti (per non dire quasi tutti) hanno un finale un po' troppo lasciato in sospeso... ma questa non è qualcosa di grave. Tra tutti segnalo Un fantasma del 20° secolo (m-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-o!) e La colazione della vedova. Un libro da non farsi scappare assolutamente e da gustarsi piano piano, assaporando le belle storie e la prosa di un autore di cui aspetterò con ansia le prossime uscite!
TRAMA: Imogene è giovane e bella. Bacia come una diva del cinema e sa tutto di tutto su qualsiasi film. È morta, ma aspetta Alec Sheldon nel Rosebud Theater in un pomeriggio del 1945... Arthur Roth è un tipo solitario con grandi idee e un talento per attirare i guai. Non è semplice farsi degli amici quando sei l'unico "ragazzo gonfiabile" in città... Francis non è felice. Un tempo era umano... un tempo, appunto. Adesso invece è un insetto gigante di un metro e mezzo e tutti a Calliphora tremano quando lo sentono cantare... John Finney è rinchiuso in un seminterrato macchiato del sangue di altri ragazzini assassinati. Lì con lui c'è un vecchio telefono che, nonostante sia stato scollegato da un bel pezzo, squilla sempre di notte. E all'altro capo del filo c'è... la voce agghiacciante dei morti. Una raccolta di racconti dell'orrore che mescolano il soprannaturale alla vita quotidiana, l'incubo alla normalità, il panico allo humour senza disdegnare un pizzico di romanticismo.
TRAMA: Imogene è giovane e bella. Bacia come una diva del cinema e sa tutto di tutto su qualsiasi film. È morta, ma aspetta Alec Sheldon nel Rosebud Theater in un pomeriggio del 1945... Arthur Roth è un tipo solitario con grandi idee e un talento per attirare i guai. Non è semplice farsi degli amici quando sei l'unico "ragazzo gonfiabile" in città... Francis non è felice. Un tempo era umano... un tempo, appunto. Adesso invece è un insetto gigante di un metro e mezzo e tutti a Calliphora tremano quando lo sentono cantare... John Finney è rinchiuso in un seminterrato macchiato del sangue di altri ragazzini assassinati. Lì con lui c'è un vecchio telefono che, nonostante sia stato scollegato da un bel pezzo, squilla sempre di notte. E all'altro capo del filo c'è... la voce agghiacciante dei morti. Una raccolta di racconti dell'orrore che mescolano il soprannaturale alla vita quotidiana, l'incubo alla normalità, il panico allo humour senza disdegnare un pizzico di romanticismo.
3 commenti:
Il romanzo mi aveva lasciato perplesso. Però mi fido della tua segnalazione e prenderò questa raccolta.
Leggilo Luciano perchè ne vale veramente la pena. Molto meglio questi racconti del romanzo.
Mi hai invogliato a comprarlo, e non che ci volesse molto, dato che La scatola a forma di cuore mi era piaciuto un sacco! :-)
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