venerdì 20 novembre 2009

IL SIMBOLO PERDUTO di Dan Brown

COMMENTO: Parliamoci chiaro: Dan Brown è uno scrittore di thriller e così secondo me va letto. Tutto il clamore religlioso attorno al Codice erano pippe mentali di persone che non hanno capito cos'è la narrativa e cos'è un romanzo di fantasia. Ebbene, tornando a questo libro devo dire che è un buon thriller. Brown non sarà uno scrittore eccelso come stile ma scrive buoni thriller (a parte Angeli e Demoni) e questo Simbolo Perduto non è da meno. Forse è un po' troppo lungo, forse Langdon è un po' troppo "geniale", forse il finale è tirato un po' troppo per le lunghe ma il libro si legge bene, scivola via liscio e ha il pregio di tenerti attaccato alle pagine. Insomma, non si grida al capolavoro ma offre ore di piacevole lettura.

TRAMA: L'esperto di simbologia di Harvard, Robert Langdon, viene chiamato a sorpresa come conferenziere al Campidoglio. In pochi istanti, però, la serata prende una piega bizzarra: Langdon assiste al ritrovamento di un misterioso manufatto, decorato con cinque simboli. Langdon capisce che l'oggetto è un invito a seguire le tracce del mondo perduto della saggezza esoterica. Quando il suo amato maestro Peter Solomon - importante membro della Massoneria nonché filantropo - viene brutalmente rapito, Langdon realizza che l'unica speranza di salvare Peter è di accettare l'invito dell'oggetto misterioso e seguirlo ovunque lo porti. Langdon si ritroverà immediatamente immerso in un mondo clandestino di segreti Massonici che sembrano trascinarlo verso una sola, inconcepibile verità. 'Il simbolo perduto' è un capolavoro di narrazione - una corsa mortale attraverso un vero labirinto nel mondo dei codici, dei segreti e delle verità invisibili nei templi di Washington, DC.

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