“Stiamo vivendo un momento difficile, è inutile negare che il nostro non sia stato un inizio di campionato deludente.”
“Speravamo di essere più avanti, più competitivi ma non è stato così. Il problema è legato principalmente all’aerodinamica e può essere suddiviso in due parti. La prima riguarda una mancanza di correlazione fra i dati emersi in galleria del vento e la pista: stiamo agendo per correggere questo problema. Dobbiamo ammettere peraltro che, anche se non ci fosse stato questo problema, non saremmo stati comunque in grado di lottare per la vittoria nelle prime gare. Abbiamo cercato di capire se il nostro approccio era troppo conservativo e ci siamo accorti che, per una serie di ragioni, non siamo stati abbastanza reattivi ed aggressivi nello sviluppo. Abbiamo fatto alcuni aggiustamenti nel nostro metodo di lavoro per poterci concentrare molto di più sulla prestazione della vettura: abbiamo cambiato il metodo di lavoro in galleria e quello di sviluppo dei progetti aerodinamici. Per questo credo che i frutti di questa reazione si vedranno nelle prossime gare.”
“La nostra vettura al momento non è vincente e vediamo su quelle dei nostri concorrenti soluzioni innovative che sono state portate avanti in modo più aggressivo rispetto a noi. Forse siamo stati un po’ troppo passivi nel nostro approccio: non abbiamo spinto in alcune aree dello sviluppo con sufficiente determinazione e, purtroppo, il risultato si vede in pista. Ora stiamo reagendo e vogliamo recuperare questo spirito di innovazione che forse negli ultimi due anni si è un po’ perso. Detto questo sono convinto che la Ferrari tornerà ad essere competitiva. Abbiamo avuto un inizio di campionato deludente. Per recuperare penso sia importante capire quali siano stati gli errori e questo l’abbiamo analizzato con molta onestà e sincerità. Sono quindi convinto che torneremo a vincere.”
“Speravamo di essere più avanti, più competitivi ma non è stato così. Il problema è legato principalmente all’aerodinamica e può essere suddiviso in due parti. La prima riguarda una mancanza di correlazione fra i dati emersi in galleria del vento e la pista: stiamo agendo per correggere questo problema. Dobbiamo ammettere peraltro che, anche se non ci fosse stato questo problema, non saremmo stati comunque in grado di lottare per la vittoria nelle prime gare. Abbiamo cercato di capire se il nostro approccio era troppo conservativo e ci siamo accorti che, per una serie di ragioni, non siamo stati abbastanza reattivi ed aggressivi nello sviluppo. Abbiamo fatto alcuni aggiustamenti nel nostro metodo di lavoro per poterci concentrare molto di più sulla prestazione della vettura: abbiamo cambiato il metodo di lavoro in galleria e quello di sviluppo dei progetti aerodinamici. Per questo credo che i frutti di questa reazione si vedranno nelle prossime gare.”
“La nostra vettura al momento non è vincente e vediamo su quelle dei nostri concorrenti soluzioni innovative che sono state portate avanti in modo più aggressivo rispetto a noi. Forse siamo stati un po’ troppo passivi nel nostro approccio: non abbiamo spinto in alcune aree dello sviluppo con sufficiente determinazione e, purtroppo, il risultato si vede in pista. Ora stiamo reagendo e vogliamo recuperare questo spirito di innovazione che forse negli ultimi due anni si è un po’ perso. Detto questo sono convinto che la Ferrari tornerà ad essere competitiva. Abbiamo avuto un inizio di campionato deludente. Per recuperare penso sia importante capire quali siano stati gli errori e questo l’abbiamo analizzato con molta onestà e sincerità. Sono quindi convinto che torneremo a vincere.”
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