mercoledì 8 giugno 2011

Gola Profonda in Ferrari

Leo Turrini, mitico giornalista che segue la F1 da secoli, è in contatto con un "pezzo grosso nel cuore del Reparto Corse del Cavallino" chiamato in codice "Gola Profonda". In un post del suo blog pubblica alcune cose che gli ha "confidenzialmente" detto e che vado a riportare:

"Senti, l’epilogo del caso Costa qui dentro è stato uno shock. Sinceramente, nessuno se lo aspettava. Non in modo così brusco, non con questa accelerazione. Ma ti dico una cosa, a rischio di sembrare crudele: la maggioranza, tra ingegneri tecnici e meccanici, non ha accolto la notizia con disperazione. Proprio no. Onestamente, in casa Ferrari Aldo non era troppo popolare…"

"Eppure, c’è qualcosa, nella vicenda che lo riguarda, che ha lasciato tutti di stucco e ha fatto arrabbiare anche chi non ne condivideva l’operato. Non si butta fuori una persona così! Dalla sera alla mattina! Il lunedì post Barcellona lo hanno chiamato, Costa, e gli hanno detto di levarsi dai piedi. Avevano fatto di peggio con l’ingegner Mazzola, il capo della squadra prove: a lui depositarono in portineria il contenuto dei suoi cassetti…"

"Dopo di che, a voi giornalisti stanno raccontando un sacco di balle. Vanno sul sicuro, perchè siete un bell’esercito di propagandisti! Ad esempio, prendi il mantra più recente: Costa non andava bene perché nella Formula Uno post moderna aveva un approccio troppo conservatore, scarsamente creativo. E si aggiunge che Costa tarpava le ali a chi aveva idee più coraggiose delle sue… Ora, stai attento. E’ vero esattamente il contrario! Come direttore tecnico, Costa si lamentava con Tombazis, il progettista, per la scarsa audacia di certe soluzioni! E invece lo hanno scelto come capro espiatorio perfetto, perché Montezemolo reclamava una testa, gli spagnoli avevano il sangue agli occhi, eccetera. Ma Aldo andava sostituito e da tempo per altri motivi, altre ragioni. E non così, non pugnalandolo alla schiena mentre credeva di dover partire per Montecarlo..."

"Su una cosa ha ragione Domenicali, che per altri aspetti, come ti ho detto, sta diventando indifendibile. Eravamo a Barcellona, ultimo giorno dell’ultima sessione di test pre campionato. Solo in quel momento Costa ha detto a Stefano che c’era una correlazione sbagliata tra i dati suggeriti dalla galleria del vento e il responso della pista. Era troppo tardi e non esiste che un direttore tecnico se ne accorga all’ultimo momento utile, quando non hai più il tempo di rimediare..."

"Comunque, la nostra galleria del vento è obsoleta, risale alla seconda metà degli anni Novanta. Lo sappiamo tutti. Hanno buttato la colpa sull’uomo dei calcoli, ma è un poveretto che non c’entra un accidente. E’ questo che è sbagliato e che terrorizza tutti qua dentro: alle difficoltà si risponde colpevolizzando gli individui. Ma così toglie serenità a chi devi lavorare..."

"Ti dico un’altra cosa. Costa si era opposto alla cacciata di Dyer. Forse aveva fiutato l’aria, non so. Di sicuro Domenicali rischia l’isolamento, i suoi referenti in Scuderia con Colajanni e Rivola, il direttore sportivo. E’ la sindrome del bunker ed è pericolosa..."

"La verità? La verità è che ormai noi ci fidiamo solo di Fernando. Sì, di Alonso. Ma la domanda che ci facciamo è ovvia: ma lui, lo spagnolo, fino a quando continuerà a fidarsi di noi?..."


Mia considerazione dopo aver letto il post in questione: ...purtroppo la situazione in Ferrari è davvero pessima. Stiamo tornando agli anni bui, quelli dove la Ferrari non azzeccava una macchina, dove si cambiava continuamente progettista, dove le teste saltavano come birilli, dove non c'era assolutamente un progetto alla base, per intenderci il periodo pre-Todt. E' triste, davvero tristissimo, ma non vedo luci in fondo al tunnel!

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