COMMENTO: D'Avenia è un professore e leggendo questo libro si capisce quanto lui ami il suo lavoro perchè la figura del professore è davvero meravigliosa e davvero bella e toccante è la storia di un adolescente che ci racconta. La storia di un amore impossibile, la storia di come i giovani vedono l'amore, una cosa così grande da sconfiggere tutto ma che purtroppo la vita non sempre va come i giovani sognano. Ma c'è anche l'amicizia vera, quella fatta di piccole cose ma quell'amicizia che c'è sempre... e poi i motorini, il calcio, le cazzate, le parole in libertà... insomma tutto quello che è l'adolescenza scritta da uno che di ragazzi ne incontra tutti i giorni!
TRAMA: Leo ha sedici anni e si sente davvero forte come un leone. Il suo migliore amico si chiama Niko, e con lui suona e gioca a calcetto. Poi c´è Silvia, che dipinge. A Leo piace stare con lei: ´se non fosse solo un´amica forse potrei amarla´. Leo però ama Beatrice, occhi verdi e capelli rossi come il fuoco, talmente bella da sembrare un sogno. Un sogno che rischia di dissolversi quando nel sangue di Beatrice i medici trovano ´il bianco´, la leucemia. Leo ha sempre avuto paura del bianco, che significa assenza, vuoto, silenzio. Così si ribella, inizia a odiare, a distruggere. Forse, confusamente, a crescere. E a capire, soprattutto grazie all´aiuto di un professore diverso da tutti gli altri, che i sogni hanno un cuore immortale e che bisogna avere il coraggio di credere sempre in qualcosa di grande.
TRAMA: Leo ha sedici anni e si sente davvero forte come un leone. Il suo migliore amico si chiama Niko, e con lui suona e gioca a calcetto. Poi c´è Silvia, che dipinge. A Leo piace stare con lei: ´se non fosse solo un´amica forse potrei amarla´. Leo però ama Beatrice, occhi verdi e capelli rossi come il fuoco, talmente bella da sembrare un sogno. Un sogno che rischia di dissolversi quando nel sangue di Beatrice i medici trovano ´il bianco´, la leucemia. Leo ha sempre avuto paura del bianco, che significa assenza, vuoto, silenzio. Così si ribella, inizia a odiare, a distruggere. Forse, confusamente, a crescere. E a capire, soprattutto grazie all´aiuto di un professore diverso da tutti gli altri, che i sogni hanno un cuore immortale e che bisogna avere il coraggio di credere sempre in qualcosa di grande.
2 commenti:
bel romanzo, privo di quei zuccherosi finali che vanno di moda (e di lucchetti sul pontemilvio)
sono lieto che tu abbia mantenuto la promessa fatta il 6 luglio ultimoscorso
...ogni promessa è debito... quando un qualcosa mi intrippa non riesco a starne lontano troppo a lungo e la tua recensione mi aveva davvero messo curiosità... Davvero un bel libro anche se le prime pagine mi avevano un po' spaventato (il moccismo era davvero dietro l'angolo) ma poi D'Avenia si è dimostrato una persona estremamente intelligente stando lontano dai ponti/lucchetti, ecc.
Davvero grazie per il consiglio!!!
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