mercoledì 3 dicembre 2008

L'AGNELLO CATTIVO di Katja Lange-Müller

COMMENTO: Dalla trama mi aspettavo forse troppo, invece questo romanzo soffre di un classico difetto dei tedeschi: è freddo! Tutti i personaggi sono molto freddi, estranei e questo limita molto una storia che poteva essere molto bella. Probabilmente tutto questo è una cosa voluta per il contesto storico/sociale in cui è ambientato ma per me questa freddezza non mi ha aiutato a "vivere la storia".

TRAMA: Berlino Ovest, 1987. Soja è una donna scappata dalla Germania Est, vive da sola, guadagna a malapena il necessario per tirare avanti. Un giorno, mentre cammina per strada, incontra Harry. È un uomo quieto e determinato, dal passato oscuro, capace di conquistarla con la semplicità e l'entusiasmo di un bambino. Entrambi vivono di lavori occasionali, entrambi hanno bisogno del conforto, dell'assistenza, dell'amore di un altro, per affrontare il baratro della povertà, della privazione, della mancanza d'affetto, di sicurezza, di stabilità. Venti anni dopo tutto è cambiato. Il muro di Berlino non esiste più, la Germania si avvia a diventare una sola nazione, Harry è morto. Si è lasciato dietro molti ricordi e un diario di quando stava con Soja, una serie di frasi senza datazione che raccolgono le riflessioni e i suoi pensieri più intimi. Ma in queste pagine, incredibilmente, Soja non esiste, non è mai nominata. La loro relazione è diventata un vuoto, il mutismo impossibile di una storia durata cinque anni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

"un classico difetto dei tedeschi: è freddo!" ?!?!?! e gli italiani sono mafiosi, ecc ecc ?!?!