domenica 14 dicembre 2008

L'UOMO CHE GUARDAVA PASSARE I TRENI di Geroges Simenon

COMMENTO: Uno stile asciutto, tagliente e parecchio cinico. Così è il romanzo, così è Popinga. Popinga non è un pazzo ma il simbolo di un non stare dentro la propria vita. Un romanzo molto interessante che Simenon narra con maestria, rimanendo fuori da ogni "presa di posizione" nei confronti del suo Popinga.

TRAMA: Come un uomo qualsiasi, «che guardava passare i treni» e sognava la vita che vi si nascondeva, possa improvvisamente abbandonare tutto in una fuga dove si mescolano il delitto, il terrore, l’ebbrezza e la lucidità.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Simenon è uno dei miei prediletti. Lo cominciai a leggere a dodici anni, nel 1966. E non ho più smesso. Se faccio lo scrittore, lo devo anche a lui e alle sue storie.

Armakuni ha detto...

Dovrò presto leggermi qualcos'altro di Simenon... e sopratutto prima o poi dovrò sperimentare qualcosa di Comida...