domenica 8 febbraio 2009

LA SCOMPARSA DELL'EREBUS di Dan Simmons

COMMENTO: Un capolavoro mancato per un soffio... Simmons ci offre un'ennesima prova della sua grandezza: ci porta sul ghiaccio artico insieme agli equipaggi di due navi bloccate nel ghiaccio alle prese con la sopravvivenza e con un mostro che li uccide uno a uno. A parte la prima parte di una lentezza incredibile la maestria di Simmons viene subito dopo, quando ci porta a far parte di questi uomini bloccati da tanto tempo con le provvigioni che calano e con la creatura terribile che in ogni momento può colpire. Simmons ci fa parte delle varie decisioni dei capitani per cercare di sopravvivere, ci mostra le debolezze, le paure, le speranze di quegli uomini che dalla fiducia di un disgelo passanno all'orrore di una possibile morte per fame, malattia o per mano della creatura. Simmons è un mago e dalla metà del libro risulta difficile staccarsi. Dicevo del capolavoro mancato per un soffio... forse un migliore lavoro di editing, sopratutto nella prima parte, lo avrebbe reso un capolavoro assoluto ma così devo dire che all'inizio ho fatto molta fatica. Un libro da leggere assolutamente non facendosi scoraggiare dalla pesantezza iniziale!

TRAMA: Il 19 maggio 1845, l'"Erebus" e la "Terror", due velieri agli ordini di Sir John Franklin e di Francis Crozier, salpano dall'Inghilterra alla ricerca del leggendario Passaggio a Nordovest; verranno ritrovati anni dopo intrappolati nel ghiaccio artico. Sulla base di un documentato episodio storico, Simmons racconta, con la consueta forza immaginativa, un'allucinante avventura. Gli equipaggi delle due navi, bloccati nella morsa del freddo e sprofondati nel silenzio spezzato solo dagli scricchiolii del ghiaccio e dalle tempeste di fulmini, si ritrovano a lottare contro gli elementi, ma anche contro la disperazione e la follia, sempre pronta a insinuarsi nelle menti dei marinai dispersi. Quando, alla morte di Franklin, prende il comando della spedizione Crozier, capitano della "Terror", il terzo inverno sulla banchisa è vicino e i superstiti si preparano ad affrontarlo nella speranza di resistere fino al disgelo. La situazione è prossima al disastro: le provviste scarseggiano e lo scorbuto comincia a mietere vittime. Tra ammutinamenti, crisi ed episodi di cannibalismo, l'isolamento non sembra però la minaccia peggiore. Mentre una giovane esquimese muta, soprannominata Lady Silence, si muove indisturbata sulla "Terror" e sparisce per giorni, insensibile a freddo e fame, sembra fare la sua apparizione una creatura sconosciuta, intelligente e malevola, che si aggira tra i ghiacci e dà la caccia agli uomini dell'equipaggio, uccidendoli a uno a uno...

3 commenti:

Unknown ha detto...

Simmons mi piaceva molto (Hyperion, Il canto di Kali...). Ma da qualche mese ho messo la parola FINE al mio rapporto di lettore con lui: sul suo sito ha espresso posizione razziste, omofobe, maschiliste davvero disgustose. Perciò, basta con Dan Simmons.

Armakuni ha detto...

Questa cosa mi è nuova... mi sa che ci farò un giretto sul sito e se quello che dici corrisponde a verità mi cadrà uno dei miei autori preferiti!

Anonimo ha detto...

purtroppo è vero ma noi dobbiamo apprezzare l'opera e non l'autore...vi segnalo una recensione d'eccezione su
http://totanisognanti.blogspot.com/2010/11/nel-ventre-della-cosa-john-clute-su-la.html