lunedì 29 giugno 2009

IL GHOSTWRITER di Richard Harris

COMMENTO: Abbastanza deludente. La trama di per se non è male ma il romanzo scorre molto lento e in certi punti annoia. Le figure descritte sono troppo poco caratterizzate e nella storia non ci sono reali punti di tensione. Insomma un libro piuttosto fiacco.

TRAMA: "Nel momento in cui seppi come era morto McAra avrei dovuto alzare i tacchi e andarmene. Solo adesso me ne rendo conto." Chi parla è un ghostwriter di professione. Cinico e con una buona dose di disincantato umorismo, abituato ad aver a che fare con star del rock al tramonto e piccole celebrità, non esita ad accettare l'incarico di lavorare sulle memorie del Primo ministro britannico uscente Adam Lang, memorie attesissime e scottanti. Per lui è una grande occasione, resa ancora più allettante da un compenso astronomico impossibile da rifiutare. Ben presto, però, il ghostwriter capisce di aver fatto un terribile errore. Qualcun altro si era già dedicato allo stesso progetto, morendo in circostanze palesemente sospette solo qualche giorno prima. Ma ormai è troppo tardi: il controverso ex premier si rivela un personaggio con un passato pieno di segreti che tornano a tormentarlo, segreti che hanno il potere di uccidere.

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