COMMENTO: Dopo Chinasky, Bukowski ci delizia con un altro dei suoi personaggi al limite: Nick Belane, un tipo grasso, scontroso, sempre pronto alla battuta e a fare a cazzotti, sempre senza un dollaro, che passa la vita tra sbevazzate e corse ai cavalli e che sembra odiare tutto e tutti ma, a detta sua, è l'investigatore privato più dritto di Los Angeles. Questo strano investigatore avrà a che fare con alcuni clienti molto particolari tra cui la Signora Morte e un'aliena bellissima. Una storia surreale, divertente, piena di dialoghi meravigliosi ma anche piena di amarezza per una vita che Belane non riesce a vivere fino in fondo, perso forse nel suo odio verso il mondo.
TRAMA: Depresso, appesantito da una pancia ingombrante, il conto in rosso, i creditori sempre alle porte, tre matrimoni alla spalle, Nick Belane è un detective, "il più dritto detective di Los Angeles". Bukowski gioca con un vecchio stereotipo e vi aggiunge la sua filosofia di lucido beone, il suo esistenzialismo da taverna e un pizzico di cupa, autentica disperazione. I bar, le episodiche considerazioni sul destino, il cinismo, l'ormai sbiadito demone del sesso, il fallimento professioale ed esistenziale, insieme alle mere invenzioni narrative, diventano il "pulp" ('pasticcio') del titolo. Lontano dalle atmosfere tenebrose delle ordinarie follie, un piccolo capolavoro d'ironia, il testamento spirituale di un grande scrittore che non ha mai esitato a immergersi nel degrado della società contemporanea.
TRAMA: Depresso, appesantito da una pancia ingombrante, il conto in rosso, i creditori sempre alle porte, tre matrimoni alla spalle, Nick Belane è un detective, "il più dritto detective di Los Angeles". Bukowski gioca con un vecchio stereotipo e vi aggiunge la sua filosofia di lucido beone, il suo esistenzialismo da taverna e un pizzico di cupa, autentica disperazione. I bar, le episodiche considerazioni sul destino, il cinismo, l'ormai sbiadito demone del sesso, il fallimento professioale ed esistenziale, insieme alle mere invenzioni narrative, diventano il "pulp" ('pasticcio') del titolo. Lontano dalle atmosfere tenebrose delle ordinarie follie, un piccolo capolavoro d'ironia, il testamento spirituale di un grande scrittore che non ha mai esitato a immergersi nel degrado della società contemporanea.
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