sabato 1 maggio 2010

L'OCCHIO DEL CICLONE di James Lee Burke

COMMENTO: Un libro che mi ha lasciato molto amaro in bocca... sarà forse il periodo in cui non riesco a leggere molto e quindi ad entrare nelle storie ma questo "L'occhio del ciclone" non mi ha convinto fino in fondo. Le premesse erano otiime ma la trama poi sfocia in un intorpidimento che si riprende solo verso la fine ed è un peccato perchè i personaggi sono davvero validi e lo stilke di Burke è davvero buono (in alcuni passaggi mi ricordava addirittura il mitico Lansdale!). Darò sicuramente a Burke una seconda opportunità!

TRAMA: Le indagini, mai lineari e prevedibili, condotte dal detective di New Iberia Dave Robicheaux, lo portano spesso a percorrere piste tortuose ed enigmatiche. Anche questa volta la regola non viene smentita: cercando di collegare l'omicidio di una giovane donna selvaggiamente picchiata al ritorno in città di un pericoloso criminale, Baby Feet Balboni, il protagonista si troverà faccia a faccia con la ferita di un passato doloroso che ancor sanguina. E' il vivido ricordo del brutale linciaggio di un uomo ero da parte di due razzisti, a cui aveva assistito molti anni prima. Presente e passato si intrecciano, mentre sogno e realtà si sovrappongono: a coadiuvarlo nella sua ricerca della verità sarà infatti un ufficiale confederato che gli dà consigli e indicazioni durante incontri onirici, in cui i due riflettono anche sul senso e la tristezza della vita. Ad affiancarlo nel tentativo di risolvere l'intricato dilemma c'è un'ostinata agente speciale dell'FBI, Rosie Gomez, e un vecchio collega e amico, oltre ai messaggi spesso imperscrutabili dello spettro che gli appare.

3 commenti:

Yellow ha detto...

secondo me invece è un ottimo libro...rende benissimo l'idea di Burke dello stato in cui si ritrova Dave, ovvero uno stato quasi di pazzia dovuto alle allucinazioni...

sembra quasi di immedesimarsi nel personaggio...

Unknown ha detto...

Chi non capisce la profondità del testo, dovrebbe leggere altro...

Unknown ha detto...

Io mi chiamo Nadia non unknown