COMMENTO: Come al solito Benni scrive dei tempi moderni di come il mondo avanza e come questo avanzare aumenta la differenza di classe sociale. Leone è un ragazzo "normale" e muore ucciso davanti al ConDominio, un palazzo dove vivono persone di classi sociali più alte e ne la polizia, ne i giornalisti vogliono o possono indagare più di tanto su chi tra la "brava gente" del ConDominio abbia effettivamente ucciso Leone e così alla fine il bravo Leone viene definito da polizia e giornalisti un drogato o ladro. Alla fine per il mondo il cattivo è Leone mentre a difenderlo rimarranno solo le persone normali che lo amavano. Così va il mondo e Benni ce lo descrive con tristezza e malinconia. Un Benni, al solito, graffiante, divertente e sempre pronto a descrivere con la sua ironia un mondo che va sempre peggio!
TRAMA: "Comici spaventati guerrieri" è una "recherche" metropolitana che si dilata coralmente come un blues ritmando spostamenti e appostamenti, separazioni e incontri, agguati e fughe, colpi di kung-fu e spari, amori improvvisi e improvvise amicizie, dialoghi, monologhi, visioni e sogni. Sulle sue note ilari aleggia l'atmosfera acre della città e l'infinita distanza tra "centro" e "periferia". Giacché questo è un romanzo in cui il riso ricade sul cinismo, la corruzione squallida e dorata, la stupidità di questi anni che qualcuno ha definito e qualcuno ha voluto bui.
TRAMA: "Comici spaventati guerrieri" è una "recherche" metropolitana che si dilata coralmente come un blues ritmando spostamenti e appostamenti, separazioni e incontri, agguati e fughe, colpi di kung-fu e spari, amori improvvisi e improvvise amicizie, dialoghi, monologhi, visioni e sogni. Sulle sue note ilari aleggia l'atmosfera acre della città e l'infinita distanza tra "centro" e "periferia". Giacché questo è un romanzo in cui il riso ricade sul cinismo, la corruzione squallida e dorata, la stupidità di questi anni che qualcuno ha definito e qualcuno ha voluto bui.
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