COMMENTO: Intendiamoci bene, Pulp Fiction è in assoluto uno dei miei film preferiti e sono tra quelli che considera Tarantino UN GENIO ASSOLUTO e quindi se sentirete parlare male di questo libro è SOLO per l'edizione, non per il film in se. Fatta questa premessa iniziamo a dire che la Bompiani ha fatto letteralmente uno SCEMPIO di un capolavoro qual'è Pulp Fiction. Al traduttore e alla casa editrice andrebbero tagliate le pa**e!! Non si può tradurre una sceneggiatua senza considerare la versione cinematografica. Credo che la scelta di tradurre letteralmente lo script originale senza basarsi sull'adattamento italiano del film sia una cosa assurda perchè purtroppo di perdono molti doppi sensi e/o rime, (esempio la storiella di Mia o la famosa frase "Mi chiamo Jerda, e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda." tradotta in qualcosa come "Mi chiamo Pitt e non uscirai con le chiacchiere". Insomma il film è un capolavoro, questa traduzione della sceneggiatura è una merda!
TRAMA: "Pulp. Polpa. Una massa soffice, umida, informe, malleabile. Pasta di straccio di legno per fare la carta. Rivista o libro che si stampa su carta ruvida,grezza non lavorata, e che contiene materiale letterario di bassa qualità.Pulp fiction. Il titolo cui per ora giunge il percorso di Quentin Tarantinosembra dichiarare senza ambiguità il materiale di cui è fatto il sogno del suocinema. Stampato su pellicola di alta qualità, con una maestria tecnica e dipura regia sbalorditiva. Uno schermo grande, di sontuosità rara nel presentefilmico dominato dalle arditezze pigre della cultura visiva post pubblicitariae zeppa di citazioni autosufficienti. Tarantino non cita il cinema, non loprende, lo ruba e lo mangia." (Enrico Ghezzi)
TRAMA: "Pulp. Polpa. Una massa soffice, umida, informe, malleabile. Pasta di straccio di legno per fare la carta. Rivista o libro che si stampa su carta ruvida,grezza non lavorata, e che contiene materiale letterario di bassa qualità.Pulp fiction. Il titolo cui per ora giunge il percorso di Quentin Tarantinosembra dichiarare senza ambiguità il materiale di cui è fatto il sogno del suocinema. Stampato su pellicola di alta qualità, con una maestria tecnica e dipura regia sbalorditiva. Uno schermo grande, di sontuosità rara nel presentefilmico dominato dalle arditezze pigre della cultura visiva post pubblicitariae zeppa di citazioni autosufficienti. Tarantino non cita il cinema, non loprende, lo ruba e lo mangia." (Enrico Ghezzi)
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