COMMENTO: Non sono un amante dei racconti ma qualche tempo fa, in libreria, mi è
capitato sotto mano questo libro e quando ho notato che all'interno
c'era un racconto di Malvaldi e per di più un racconto sui mitici
vecchietti del BarLume non ho saputo resistere e l'ho comprato. Poi ho
iniziato a leggerlo ma, sarà che sto attraversando un periodo di
"stanca" o che come detto a me i racconti non piacciono molto, che
fatica finirlo. A parte il racconto di Malvaldi non ho trovato nessun
racconto davvero bello. Si leggono ma non con entusiasmo.
TRAMA: Gli investigatori di questa antologia di racconti gialli sono personaggi di grande successo, fissi nel ricordo dei lettori per essere protagonisti di storie poliziesche in cui l’elemento personale è fondamentale. In queste nuove avventure, più che l’intreccio, è la persona di ciascuno di loro che costituisce il fulcro della narrazione. Sono certamente alle prese con intrighi e crimini: è nella loro natura. Ma la curiosità sta soprattutto nel vederli impegnati con se stessi, a sistemare la loro vita quotidiana, a fare i conti con i loro tic, le loro idiosincrasie, le loro paure, e soprattutto con l’ambiente in cui vivono. Come banco per questa dura prova s’è eletto il Natale. La ricorrenza più significativa e densa per tutti e anche per loro. I giorni in cui ci si sente molto soli o troppo in compagnia e, più che in tutti gli altri giorni, ognuno è portato a darsi pensiero di se stesso. Com’è il loro Natale, il Natale dei nostri investigatori, è la storia che racconta questo libro.
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