giovedì 8 gennaio 2009

IL CASO SBAGLIATO di James Crumley

COMMENTO: Recentemente sto leggendo un sacco di libri dove i protagonisti sono bastardi e/o beoni. Tra i personaggi di Bukowski quelli di Bunker devo dire che sembra proprio un'ivasione... e Milton Chester Milodragovitch terzo (detto Milo) non fa eccezione. Un investigatore privato, ex poliziotto che passa la sua vita tra il bar dell'amico Leo (e dei vari amici ubriaconi) e casi di mogli/mariti fedifraghi. Ma ora si trova alle prese con un caso un po' più complesso che lo porta in una spirale di violenza molto più alta di quello che credeva e sembra che a sorreggerlo sia solo l'alcool e il pensiero della bella donna che gli ha commissionato il caso. Crumley si dimostra un maestro in questo particolare hard-boiled dove la fanno da padrone i tantissimi personaggi che affollano il romanzo. Un libro crudo, pieno di menzogne, spietato ma godibilissimo come un bel whiskey con ghiaccio!

TRAMA: Fino a qualche tempo fa, Milton Chester Milodragovitch terzo, Milo per gli amici e anche per i nemici, non se la passava poi male. Tallonare coniugi infedeli gli rendeva quanto bastava a pagarsi da bere al Mahoney's, il suo bar preferito. Poi la legge sul divorzio è cambiata, lasciarsi è diventato facile, e Milo si è ritrovato a ingannare la noia guardando le montagne dalla finestra del suo ufficio. Finché, naturalmente, non bussa alla sua porta una donna. Helen Duffy, goffa e bellissima. Suo fratello è scomparso. Un bravo ragazzo, uno studente modello che non farebbe male a una mosca. Milo non crede ai bravi ragazzi, però comincia a indagare. Per portarsi a letto Helen; senza immaginare che l'indagine sul fratello sarà tutto fuorché routine. Fra drink e anfetamine, criminali dilettanti e professionisti, Milo dovrà scavare nel fango per portare alla luce radici e ragioni dello spaccio di droga, della corruzione sempre più capillare, di una città che pare senza speranza e senza redenzione.

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