lunedì 24 marzo 2008

BAMBINI NEL TEMPO di Ian McEwan

COMMENTO: La tematica, per me padre, è di quelle quasi impossibili da sostenere. Il rapimento di un figlio è uno degli incubi peggiorni a cui si possa essere sottoposti. Pensare a un figlio che cresce lontano da te e di cui tu non puoi sapere nulla è straziante e McEwan rappresenta benissimo questa cosa nei pensieri di Stephen e nelle conseguenze che questo avvenimento generano nella famiglia: la fuga l'uno dall'altro. Le tematiche sono toccate con profondità, sensibilità ed estrema delicatezza ma il libro non è quel capolavoro che mi aspettavo. La prima parte è lenta, le digressioni di McEwan nel socio-politico le ho trovate inutili e appesantiscono lo scorrere della storia. Ci sono pagine meravigliose (il racconto dell'incontro dei sui genitori, di come è nato il loro rapporto, e della sua nascita), altre fuori luogo. Un libro difficile e profondo ma un po' pesantuccio.

TRAMA: Stephen Lewis, autore di fortunati libri per bambini, padre e marito felice, un giorno si reca al supermercato con sua figlia Kate e mentre è intento a svuotare il carrello alla cassa, si accorge di aver perso la bambina. Rapita? Uccisa? Fuggita? E' questo il drammatico inizio del romanzo di uno dei più apprezzati autori inglesi contemporanei, qui alla prova di una piena maturità. Il vuoto doloroso che lascia la sparizione di Kate mette in moto una serie di reazioni che porteranno Stephen a rivedere tutta la sua vita, le sue certezze mai verificate, le sue abitudini mentali, i suoi comportamenti.

1 commento:

Unknown ha detto...

A me (una ventina di anni fa) piacque tantissimo.