giovedì 13 marzo 2008

KAFKA SULLA SPIAGGIA di Haruki Murakami

COMMENTO: In quasi tutti i libri di Murakami sembra di vivere in un sogno dove la linea tra realtà e fantastico è talmente sottile che ci possiamo trovare da una parte o dall'altra senza accorgersene, dove tutto sembra sospeso, in attesa; e questo Kafka sulla spiaggia non si discosta da questa particolarietà. Citando la 4° di copertina «Tutti possono raccontare una storia che assomiglia a un sogno, ma rari sono gli artisti che come Murakami ci danno l'illusione di sognarla» non posso che trovarmi daccordo. Tutto in questa storia sembra un sogno, pesino molti personaggi sono talmente "strani" da sembrare personaggi di un sogno, effimeri, indefinibili. La storia si sviluppa attraverso gli occhi di Kafka e quelli di Nakata. Sembrano storie scollegate ma Murakami piano piano le unisce e ci mostra che gli eventi e le persone più distanti possono unirsi inspiegabilmente per essere una dipendente dall'altra, proprio come le persone che non possono essere slegate. Sia Kafka che Nakata (ma anche tutti gli altri) sono personaggi solitari e alla ricerca di una loro identità e per varie ragioni incontrano, involontariamente, persone che diventano parte fondamentale della loro vita e tutti, alla fine, troveranno una loro propria identità. Concludendo: non è un capolavoro come Tokyo Blues, L'uccello che girava le viti del mondo o La fine del mondo e il paese delle meraviglie, ma è un romanzo veramente intenso, ricco di magia e di poesia che non si può assolutamente lasciare sugli scaffali!

TRAMA:
Un ragazzo di quindici anni, maturo e determinato come un adulto, e un vecchio con l'ingenuità e il candore di un bambino, si allontanano dallo stesso quartiere di Tokyo diretti allo stesso luogo, Takamatsu, nel Sud del Giappone. Il ragazzo, che ha scelto come pseudonimo Kafka, è in fuga dal padre, uno scultore geniale e satanico, e dalla sua profezia, che riecheggia e amplifica quella di Edipo.
Il vecchio, Nakata, fugge invece dalla scena di un delitto sconvolgente nel quale è stato coinvolto contro la sua volontà. Abbandonata la sua vita tranquilla e fantastica, fatta di piccole abitudini quotidiane e rallegrata da animate conversazioni con i gatti, dei quali parla e capisce la lingua, parte per il Sud. Nel corso del viaggio, Nakata scopre di essere chiamato a svolgere un compito, anche a prezzo della propria vita. Seguendo percorsi paralleli, che non tarderanno a sovrapporsi, il vecchio e il ragazzo avanzano nella nebbia dell'incomprensibile schivando numerosi ostacoli, ognuno proteso verso un obiettivo che ignora ma che rappresenterà il compimento del proprio destino.

2 commenti:

maku90 ha detto...

kafka sulla spiaggia E' un capolavoro come ogni libro di murakami.. incredibile la sua capacità di farci rimanere traballanti tra realtà e sogno..che il sogno si trasforma in realtà, sembra di rileggere nella storia di Kafka il protagonista del Taugenichts di Eichendorff..assolutamente fantastico!

Unknown ha detto...

Il più bel libro che ho letto nel 2008.