domenica 14 marzo 2010

SENZA TREGUA di Dean R. Koontz

COMMENTO: In questo libro abbiamo tutti gli stereotipi di Koontz... bambino prodigio, allegra famigliola, cane, cattivo misterioso e quasi paranormale. Il ibro è scritto col solito stile asciutto e veloce di Koontz ma la storia è brutta! Il bimbo genio poi è una di quelle cose talmente assurde da essere indigeste. Per non parlare del finale talmente tirato via che lascia ancora di più con la sensazione di romanzo scritto tanto per pubblicare qualcosa. Insomma un Koontz davvero pessimo e scontato. Fatevi un piacere... non leggetelo!

TRAMA: Acclamato autore di bestseller, Cullen Greenwich - per tutti, Baloo - sa di essere fortunato. È un uomo di successo e fa quel che più gli piace al mondo. Sua moglie Penny, creatrice e illustratrice di fiabe, è il grande amore della sua vita. È padre di un brillante genietto di sei anni, Milo, detto Shining, e proprietario di un fedelissimo bastardino che si chiama Lassie. Un'esistenza invidiabile... finché il suo libro non viene stroncato sul più diffuso quotidiano nazionale. Parenti e amici gli raccomandano di non farsi amareggiare da quell'unica voce contraria in un coro di lodi, anche (e soprattutto) se firmata dal temutissimo e invisibile Shearman Waxx. Un consiglio che Cullen è più che disposto a seguire, finché non scopre che Waxx ha un locale preferito, in città. La tentazione è irresistibile e Cullen decide di spiare l'uomo che nessuno ha mai visto in volto, e che può mandare a gambe all'aria tutta una carriera. Quel che lo scrittore non si aspetta è di ritrovarsi a faccia a faccia con lui. Né di sentirsi dire quelle due uniche, definitive, infernali parole: "Giudizio finale". Non certo rivolte al suo romanzo. Perché Shearman Waxx non solo è un critico che non accetta obiezioni, ha anche un modo di affrontare chi attraversa la sua strada a dir poco sconvolgente: Cullen e la sua famiglia si ritrovano braccati da un sadico efferato, determinato a sterminarli senza pietà, mentre misteriosi casi di scrittori e artisti ferocemente torturati e uccisi, apparentemente slegati l'uno dall'altro, si rivelano invece concatenati in una spirale da incubo.

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