sabato 8 ottobre 2011

IL ROSSO E IL BLU. DA LEFFE A CENTO di Gianluca Morozzi

COMMENTO: Anche i migliori sbagliano e quindi anche il grande Moroz questa volta è caduto in un libro un po' deludente. Già perchè libro racconta tutti i campionati del Bologna da quando Morozzi, pischello, iniziò a sudare sangue tifando per il Bologna. Solo che stavolta sembra quasi un Morozzi svogliato: sembra quasi di leggere semplicemente un almanacco del calcio in cui riporta partite, marcatori, ecc. ma senza il solito stile divertente. Morozzi riutilizza alcune storie già presenti in "Le avventure di zio Salvoldi" ma se in quel libro erano narrate in modo divertente qui sono solo annotazioni storiche. Solitamente Morozzi, quando narra storie vere o ripercorre le sue passioni (vedi i concerti di Sprigsteen in "Nato per rincorrere") lo fa in modo originale, qui è mera cronaca. Insomma davvero mi aspettavo qualcosa di meglio di leggere che Baggio in quella partita ha segnato tot gol. Vabbè Moroz, questa volta ti perdono!!!

TRAMA: Se uno tifa per il Bologna non è per il glorioso passato, per i sette scudetti e per le due Coppe Italia. Se uno tifa Bologna, adesso, nel 2009, è perché è consapevole di potersi ritrovare, senza averne colpa, in serie B o in serie C e già sa che sarà al suo posto, in Curva, a tifare. Sempre e comunque. Giocare a Leffe è come giocare a Lisbona: non conta contro chi stai giocando, conta per chi tifi. Tifare Bologna significa sostenere lo squadrone che tremare il mondo fa: in casa o in trasferta, si va sempre e comunque a tenere in alto i propri colori.

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