sabato 7 gennaio 2012

IL MIGLIO VERDE di Stephen King (RILETTURA)

COMMENTO: "Tutti noi dobbiamo morire, non ci sono eccezioni, lo so, ma certe volte, oddio, il Miglio Verde e' cosi' lungo." Queste sono le ultime parole del libro e penso racchiudano tutto quello successo prima perchè il Miglio Verde (lontano anni luce dal "solito" King) è un viaggio verso la morte, è un atto di accusa contro la pena capitale ed è la storia di un meraviglioso personaggio, John Coffey, uno di quei personaggi kinghiani che ti entrano dentro e non puoi non adorarli. Un Coffey che dentro di se porta tutte le sofferenze del mondo, un Coffey dolcissimo, altruista, che aiuta ma che porta il dramma di sentire le cattiverie delle persone. In una frase in cui dice "Le ha uccise con il loro amore. E` cosi` tutti i giorni in tutto il mondo." ci porta nella suo dramma, vedere che le persone usano l'amore per distruggere. Un King veramente "in palla" ci offre l'ennesimo capolavoro!

TRAMA: Nel penitenziario di Cold Mountain, lungo lo stretto corridoio di celle noto come "Il Miglio verde", i detenuti come lo psicopatico "Billy the Kid" Wharton o il demoniaco Eduard Delacroix aspettano di morire sulla sedia elettrica, sorvegliati a vista dalle guardie. Ma nessuno riesce a decifrare l'enigmatico sguardo di John Coffey, un nero gigantesco condannato a morte per aver violentato e ucciso due bambine. Coffey è un mostro dalle sembianze umane o un essere in qualche modo diverso da tutti gli altri?

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