mercoledì 29 febbraio 2012

LA CARTA PIU' ALTA di Marco Malvaldi

COMMENTO: Questo romanzo è un giallo, ma a differenza di tutti gli altri devo sinceramente dire che la parte "gialla" è quella che mi ha interessato meno. La parte più bella sono i "vecchietti" del BarLume, le loro battute al fulmicotone. L'autore è stato immenso nel caratterizzare questi personaggi davvero esilaranti. La trama in certi punti fa un po' acqua ma non è importante perchè il libro è davvero divertente. Insomma, ho scoperto un nuovo autore e molto presto mi leggerò tutti i libri della serie del BarLume!!!

PS: Ringrazio il blogger ilbibliofilo perchè il suo commento a questo libro mi ha incuriosito tanto da deciderne l'acquisto. Sono in debito con lui di 2 suggerimenti!


TRAMA: A Pineta siamo a metà di un’estate particolarmente lunga. Massimo, che ha completamente ristrutturato il bar, cerca una nuova banconista; Aldo, a cui hanno distrutto il ristorante dandogli fuoco, sta cercando un nuovo locale. Il posto adatto ci sarebbe: si tratta di Villa del Chiostro, una beauty farm che sta andando piuttosto bene, messa su vari anni prima da un personaggio losco, Riccardo Foresti, e dove vorrebbe aprire un ristorante in comproprietà. Aldo è reso dubbioso dalla cattiva reputazione di Foresti e prima di accettare vuole delle garanzie; la stessa storia della beauty farm, infatti, ha dei punti oscuri. Grazie alle conoscenze di Pilade in Comune, i vecchietti riescono a mettere le mani sui vari atti che hanno portato all’acquisizione del fabbricato; scoprono così che la proprietà è stata comprata ad un valore assai inferiore al prezzo di mercato. La spiegazione è ovvia: il bene è stato acquistato come nuda proprietà, e quindi destinato a rimanere in mano al venditore, Ranieri Carratori, fino alla morte di quest’ultimo. Meno ovvio è, invece, che il Carratori stesso sia morto in maniera improvvisa dopo un mese circa dalla stipula del contratto. Apparentemente, per una malattia che non perdona; ma per i vecchietti è una coincidenza troppo grossa per essere solo un caso. Un infortunio al tendine costringe Massimo a un ricovero proprio nello stesso ospedale in cui è morto Carratori.

1 commento:

ilbibliofilo ha detto...

mi piace che ti sia piaciuto