domenica 18 novembre 2012

LA LEGGENDA DEL VENTO di Stephen King

COMMENTO: Sono bastate poche righe per ricatapultarmi nel magnifico mondo della Torre Nera e ritrovarmi nel Medio-Mondo in compagnia di vecchi amici e la voce di King è la solita magnifica voce capace di raccontarti una storia senza che tu riesca a staccartene. Alla fine il risultato di questa nuova storia della Torre, anche se non significativa per quello che riguarda il cammino di Roland, è davvero efficace e come giudizio vale quello che King ha commentato: "Sono stato felice di scoprire che i miei vecchi amici avessero ancora qualcosa da dire. È stato un grande dono ritrovarli quando ormai da molti anni pensavo che tutte le loro storie fossero state raccontate." Io spero che ci siano altre storie di Roland e compagni che King ci voglia raccontare.

TRAMA: Lo starkblast è una tempesta di violenza inimmaginabile, un vento gelido che trasforma in statua di ghiaccio tutto ciò che trova sulla sua strada. Quando lo starkblast infuria, solo tre cose possono salvarti: solide pareti, un focolare, una buona storia per scaldare il cuore nella notte paurosa. Sorpresi dalla tormenta durante il cammino, Roland e i suoi compagni trovano rifugio in uno spettrale villaggio abbandonato. Qui, barricati nell'unico edificio sicuro, aspettano l'alba ascoltando affascinati ben due storie, l'una racchiusa nell'altra come scatole cinesi. La prima è un drammatico episodio della giovinezza di Roland: un tempo, il padre lo mandò ai confini del territorio ad affrontare uno skin-man, un mutante capace di trasformarsi in un orribile essere animalesco che mangia carne umana e che già ha lasciato una lunga scia di sangue. La seconda è la vicenda fantastica che, in quell'occasione, in una notte altrettanto infernale, Roland - ancora un ragazzo lui stesso - raccontò al piccolo Bill, l'unico testimone di una di quelle stragi. Mentre l'assassino si aggirava nell'ombra e raffiche polverose frustavano ululando le mura di pietra, Roland, per fare coraggio al bambino, ritrovò ricordi sepolti nella memoria. Una fiaba che l'aveva cullato tanto tempo prima la sera, tratta dai Racconti magici dell'Eld, e usata da sua madre per farlo addormentare: la storia di Kim Stoutheart è un tesoro senza tempo che vive per tutti noi.

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