COMMENTO: Una commedia malinconica su un cantante meteora davvero ben realizzata. Solfrizzi ci regala davvero un'ottima interpretazione di Piero Cicala, un cantante - come tanti - che nella vita ha sfondato con una canzone e poi è caduto nel nulla. Solfrizzi riempie il personaggio di una malinconia piena di chiaro-scuri e sfumature da renderlo davvero azzeccato (tralasciamo invece l'interpretazione di Belén). Alla fine questo film è bello, lontano dalle commedie attuali ma molto efficace. Voto: 6 1/2
CAST: Emilio Solfrizzi, Belén Rodríguez, Fabrizio Buompastore, Francesca Faiella, Totò Onnis, Manuela Morabito, Eleonora Albrecht, Iaia Forte
TRAMA: La storia racconta di Piero Cicala, che è riuscito ad avere il suo momento di successo negli anni ‘80… con una sola canzone, Io, te e il mare, un fuoco di paglia che però ha fruttato un milione di dischi venduti. Purtroppo il protagonista non ha saputo gestire la sfolgorante fortuna e se l’è vista svanire tra le mani, velocemente e irrevocabilmente. Piero, però, non è un depresso o uno che si butta giù più di tanto: ha carattere, lo stesso carattere forte e solare della Puglia, in cui ha fatto ritorno dopo il breve successo. Facendo i conti con tutti, naturalmente, perché nessuno può perdonarti il troppo successo e tanto meno l’inevitabile insuccesso che fisiologicamente segue a un grande successo.
CAST: Emilio Solfrizzi, Belén Rodríguez, Fabrizio Buompastore, Francesca Faiella, Totò Onnis, Manuela Morabito, Eleonora Albrecht, Iaia Forte
TRAMA: La storia racconta di Piero Cicala, che è riuscito ad avere il suo momento di successo negli anni ‘80… con una sola canzone, Io, te e il mare, un fuoco di paglia che però ha fruttato un milione di dischi venduti. Purtroppo il protagonista non ha saputo gestire la sfolgorante fortuna e se l’è vista svanire tra le mani, velocemente e irrevocabilmente. Piero, però, non è un depresso o uno che si butta giù più di tanto: ha carattere, lo stesso carattere forte e solare della Puglia, in cui ha fatto ritorno dopo il breve successo. Facendo i conti con tutti, naturalmente, perché nessuno può perdonarti il troppo successo e tanto meno l’inevitabile insuccesso che fisiologicamente segue a un grande successo.
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