COMMENTO: La prima cosa che mi viene in mente alla fine della lettura di questo
libro terzo è che è assolutamente obbligatorio leggere tutti i libri di
1Q84 di seguito e non lasciare passare un anno tra uno e l'altro perchè
leggere i primi capitoli di questo libro è stato davvero durissima:
dovevo sforzare continuamente la mia memoria per riallacciare
situazioni, ricordarmi gli avvenimenti e sopratutto ricordarmi di
"mother" e "daughter". Passate però le prime cento pagine il libro
inizia a scorrere che è una meraviglia e si inizia a sentire la voce
melodiosa e calma di Murakami. Farsi cullare da quella voce è
un'esperienza magica e le pagine si susseguono velocemente. Alla fine
uno si sente davvero soddisfatto e credo che mi mancheranno molto i
personaggi di questo libro ma nella mia testa mi rimane un piccolo
tarlo: Murakami non ha sciolto il dubbio sulla fine dell'amante e di
Fukaeri... sono semplicemente scomparse... perché e che fine hanno
fatto? A parte questo, anche se 1Q84 non è un capolavoro e non è il
libro più bello di Murakami, devo dare atto all'autore di una cosa: è
semplicemente un mostro della letteratura moderna!!!
TRAMA: La terza parte di "1Q84" si apre con Ushikawa: abbandonato il lavoro di
avvocato, lasciato da moglie e figli, l'uomo, così brutto da suscitare
repulsione in chiunque lo incontri, ora vive da solo e fa il detective
privato. Il suo incarico, commissionato dalla Setta, è di rintracciare
Aomame, ma quando si rende conto che la ragazza risulta nascosta da
qualche parte ed è praticamente irraggiungibile, decide di concentrarsi
su Tengo: qualcosa gli dice che se riuscirà a trovare lui, prima o poi
salterà fuori anche lei. Affitta perciò una stanza nel condominio di
Tengo e piazza una videocamera davanti all'ingresso della sua casa, per
sorvegliare chi entra ed esce. L'intuizione di Ushikawa è corretta e il
suo piano avrebbe successo se non fosse per l'entrata in scena di Tamaru
(il factotum della "signora" per conto della quale Aomame vendica le
donne che hanno subito violenza), che blocca il detective un attimo
prima che possa mettere le mani sulla ragazza.
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