COMMENTO: Finalmente è tornato McFadyen con la sua Smoky Barrett. Adoro questa
serie, adoro il personaggio di Smoky e adoro lo stile asciutto di
McFadyen. Aspettavo questo libro da tanto tempo e devo dire che non ne
sono rimasto affatto deluso. Il libro scorre davvero benissimo e la
storia è davvero tagliente. Forse è un po' troppo lungo (alcune parti
risultano un po' annaquate) ma fidatevi... vale la pena gustarselo tutto
d'un fiato!!!
TRAMA: «Non sei tu che devi servire la paura. È la paura che deve servire te.» L’agente FBI Smoky Barrett ha perso il marito e la figlia per mano di un folle omicida. Dopo tre anni, si è rifatta una vita: ha di nuovo un uomo accanto, una ragazzina di cui prendersi cura, e continua il suo lavoro nella sezione dell’FBI destinata a dare la caccia ai serial killer. Smoky è abituata a confrontarsi con il lato oscuro della vita. Ma quello che sta per vedere, quello che sta per succedere, non se l’aspettava. Durante il matrimonio di una collega, una macchina sopraggiunge a gran velocità e, senza neppure fermarsi, scaraventa sul selciato davanti alla chiesa una donna. Ha il capo rasato e porta i segni di torture prolungate. È stata tenuta segregata per otto anni, sempre nel buio più totale, da qualcuno che si fa chiamare Dalí. E adesso Dalí ha deciso di lanciare la sua sfida a Smoky Barrett. E sa benissimo dove colpire, per rendere la sua trappola mortale.
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