lunedì 28 luglio 2008

IL FALSARIO di Stefan Ruzowitzky

COMMENTO: Un film incalzante, con una tensione drammatica molto alta spaccata dalla domanda che attanaglia i prigionieri. Collaborare e vivere, o sabotare e morire? E quali sono le motivazioni che spingono l'uomo a sopportare quello che accade attorno a loro o ribellarsi? Un film reale nella sua freddezza che evita ogni retorica e ogni stereotipo con ottimi attori e una regia asciutta ma efficacissima. Voto: 7/8

CAST: Karl Markovics, August Diehl, Devid Striesow, Martin Brambach, August Zirner, Veit Stübner, Sebastian Urzendowsky, Andreas Schmidt, Tilo Prückner, Lenn Kudrjawizki

TRAMA: Berlino, 1936. Sorowitsch è un abile falsario, gigolò e giocatore d'azzardo di successo. Un giorno però la sua fortuna viene meno, viene arrestato e portato nel campo di concentramento di Mauthausen. Anni dopo viene trasferito nel campo di Sachsenhausen e qui ritrova il sovrintendente Herzog, responsabile del suo arresto, che lo ha scelto appositamente insieme ad un gruppo di abili truffatori e falsari per stampare un'elevatissima somma di denaro falso, così da rimpinguare le casse dello stato ed avere i fondi necessari a portare avanti il conflitto bellico. Il gruppo di falsari si trova costretto a scegliere se accettare di collaborare con i nazisti in una 'prigione dorata' - baracche pulite, ottimi pasti e bagni funzionanti - oppure negare il loro aiuto e salvare la vita di milioni di persone grazie alla fine della guerra per la sicura sconfitta della Germania...

CITAZIONE: "Sapete perché Dio non è ad Auschwitz? Perché non ha passato la selezione!"

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