giovedì 9 settembre 2010

I TRE EVANGELISTI di Fred Vargas

COMMENTO: La Vargas è davvero una narratrice magistrale ed è una creatrice di personaggi davvero magnifici e splendidamente caratterizzati. Dopo Adamsberg ci presenta gli evangelisti e devo riconoscerle che sono personaggi "fuori dal comune" ma simpaticissimi. I tre romanzi della trilogia poi sono molto belli e narrati con uno stile molto efficace. Ora due parole sui singoli romanzi della trilogia.

-- Chi è morto alzi la mano --
L'assassino l'ho indovinato dopo un centinaio di pagine ma non è questo l'importante. La Vargas sembra fregarsene della "semplicità" del mistero ma si concentra sulla caratterizzazione dei personaggi e sul dipanarsi della storia e devo sinceramente dire che anche se l'assassione era già identificato non riuscivo a staccarmi dalla storia. I tre evangelisti sono personaggi, al pari di Adamsberg, mostruosi. Sono divertenti, intriganti, in poche parole f-a-v-o-l-o-s-i, e la Vargas è una narratrice con i controfiocchi, tanto da non riuscire mai a staccarsi dalla storia magistralmente narrata. Un romanzo letteralmente da divorare!

-- Un po' più in là sulla destra --
L'inizio è piuttosto lentino e il nuovo personaggio di Louis Kehlweiler non si riesce ad inquadrare bene ma verso la metò il libro prende quota e, come al solito, la Vargas ti attanaglia alla storia e diventa una sfida staccarsi dal libro. Alta nota di merito: questa volta l'assassino non è così scontato! Piccola nota di demerito: i tre evangelisti sono poco "utilizzati" perchè il vero protagonista è Kehlweiler.

-- Io sono il Tenebroso --
Anche questo romanzo è più Kehlweiler che gli evangelisti anche se rispetto a Un po' più in la sulla destra sono maggiormente presenti i tre "santi". Romanzo come sempre davvero efficace anche se probabilmente è il più debole della trilogia. Rimane un ottimo thriller, pieno di bei personaggi e scritto davvero bene.

TRAMA: In Chi è morto alzi la mano un faggio è misteriosamente spuntato dal nulla nel giardino della cantante lirica Sophia Siméonidis, potrebbe essere uno scherzo, lo strano regalo di un ammiratore oppure un sinistro presagio. Ma quando nel giro di poche settimane una piccola strada residenziale di Parigi diverrà teatro di un omicidio ci vorrà molto intuito per riuscire a raccapezzarsi. Tre giovani storici disoccupati e squattrinati non sembrano la squadra più idonea per risolvere un caso di omicidio delicato e sfuggente, eppure a volte istinto e improvvisazione arrivano più lontano di quanto si possa immaginare...
In Un po' più in là sulla destra, Louis Kehlweiler, mentre è in appostamento su una panchina, trova per terra un frammento di osso umano. Una traccia perduta dentro la città. All'apparenza ormai definitivamente. Eppure Kehlweiler la segue, con i suoi soliti due aiutanti. La segue con ostinazione e ossessione fino ad arrivare in un piccolo villaggio della Bretagna...
In Io sono il Tenebroso due giovani donne sono uccise a Parigi a colpi di forbice. La polizia è convinta di essere a un passo dal colpevole, il serial killer pronto a colpire ancora. Ma le cose, come sempre, non hanno mai una faccia sola... Un altro caso per l'ex poliziotto deluso dalla vita e i tre storici improvvisati detective.

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