martedì 21 giugno 2011

UN BUON POSTO PER MORIRE di Tullio Avoledo e Davide "Boosta" Dileo

COMMENTO: Allora dico subito che questo romanzo del duo Avoledo-Dileo funziona ma non è esente da difetti. Partiamo dalle cose buone: "Un buon posto per morire" è un piacevole romanzo d'avventura e fantascienza, scritto con uno stile scorrevole, buoni personaggi, buoni i dialoghi, pieno zeppo di avventure e intrighi... insomma un "Codice Da Vinci" all'italiana. Punti deboli: in primis l'eccessiva lunghezza (una bella sfoltita di almeno un centinaio di pagine avrebbe sicuramente giovato!) e poi troppe cose già sentite (nazisti sopravvissuti, la Chiesa che c'entra sempre, CIA, governo USA che vuole mantenere il segreto, protagonisti che alla fine si innamorano, ecc.). A parte questo il libro offre davvero ore di lettura spensierata (se vi piacciono i libri alla Dan Brown)

TRAMA: Alzando gli occhi al cielo non si vede, eppure è lì. Il Sole Nero. Il Distruttore. Fra trenta giorni se ne accorgeranno tutti, ma allora sarà troppo tardi. Pochissimi sanno cosa sta per accadere: politici, industriali e finanzieri, vertici religiosi e militari. Ogni gruppo di iniziati al segreto trama ai danni degli altri, con un proprio obiettivo... Ma esiste una speranza. Secoli fa qualcuno ha creato uno strumento per opporsi a questa diabolica cospirazione. Un Gioco di codici ed enigmi pensato per addestrare in segreto i Salvatori dell'Umanità, adeguandolo alle tecnologie delle diverse epoche. Tocca a due estranei, Leo e Claire, un uomo e una donna feriti e disperati, e ignari del pericolo, raccogliere la sfida. E cercare di fermare il conto alla rovescia verso il Giorno del Giudizio, costi quel che costi. Alleandosi anche con il diavolo. Perché il mondo, dopotutto, è un buon posto per vivere.

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